Ma ce la farà Potere al popolo ad entrare in Parlamento? Questo obiettivo si direbbe sia stato snobbato dai tanti di questa lista che, invece di rapportarsi alle istanze e agli umori di un “popolo” sempre più rassegnato e bastonato, hanno preferito razzolare nell’orticello della “sinistra antagonista” sventolando, prevalentemente, “valori” come l’antifascismo” o il meticciato. Se questa strategia sia risultata pagante, almeno per ottenere qualche seggio in Parlamento, lo sapremo ben presto. Intanto, diamoci da fare per convincere – perlomeno i compagni tentati dall’astensionismo – a votare Potere al popolo.
Considerate le mie ripetute critiche a questa lista qualcuno, forse, potrebbe chiedermi i perché. Ne dico solo uno: perché se Potere al popolo prende un risultato alla Ingroia (il 2,25 nel 2013) non ci sarà più nessuna speranza di potere condizionare il Movimento Cinque Stelle. Che, – con buona pace dei tanti fessacchiotti che continuano ad additarlo come un movimento di destra o, addirittura “fascista” – resta un indispensabile punto di riferimento per far nascere, finalmente, un movimento di classe nel nostro Paese.
Francesco Santoianni